Impariamo a pensare come gli informatici

 

 

 

Venerdì scorso si è concluso il corso PON “Dall’abaco alle app” che ha coinvolto alcuni alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle prime della secondaria di primo grado di Vigasio. Questi hanno avuto un ruolo attivo tanto nella realizzazione quanto nella stessa progettazione e valutazione dell’intervento formativo. Le attività proposte, le relative tempistiche e modalità operative nonché gli approfondimenti necessari hanno tenuto conto delle esigenze e degli interessi dei corsisti. 

Al fine di sviluppare il Pensiero Computazionale e favorire una maggiore consapevolezza del mondo digitale, il corso ha seguito due filoni sintetizzati dagli acronimi CSU (Computer Science Unplugged) e VPLs (Visual Programming Languages). 

Nel primo caso sono state proposte attività per le quali non è previsto il ricorso diretto ai dispositivi tecnologici. E’ stato quindi privilegiato un approccio “tradizionale” con pillole riguardanti l’architettura di robot e computer nonché i principali processi ad essi connessi, esperienze di coding unplugged, attività manuali e risoluzione di quesiti logico-matematici.

D’altro canto, sono stati presentati e impiegati diversi applicativi che sfruttano la programmazione visuale a blocchi per descrivere/eseguire un procedimento, risolvere determinate situazioni-problema, sperimentare liberamente e dar vita alle proprie idee anche attraverso la realizzazione di app.

Tutto ciò ha permesso ai ragazzi non solo di uscire dalla passività con cui subiscono l’innovazione tecnologica, imparando a padroneggiarla grazie a una conoscenza più profonda degli strumenti multimediali utilizzabili per operare e apprendere, ma anche di sviluppare competenze digitali e dare libero sfogo alla propria creatività.